Nelle redazioni della Tgr è ancora vivo il ricordo di come fummo definiti dalla precedente conduttrice di Report, il tg delle sagre.
Oggi, invece, l’attuale conduttore ha raccontato che i giornalisti della Tgr lo chiamano per chiedere il trasferimento a Report perché nella testata giornalistica regionale non riescono a fare inchieste “bloccati dal politico o dal mafioso locale”.
Accuse molto gravi che ledono l’autonomia e il prestigio della testata. Come coordinamento dei Cdr della Tgr difendiamo l’autorevolezza delle redazioni della Tgr dove ormai da anni si arriva solo attraverso selezioni pubbliche e non più chiamate dirette.
Se nella Tgr non si riescono a fare tutte le inchieste che vorremmo è per i carichi di lavoro che ci vedono lavorare da mesi sotto organico per tg, radio e web e soprattutto per la cronica mancanza di troupe per i tagli al budget e la mancata sostituzione dei telecineoperatori andati in pensione. Ma nonostante questo ricordiamo al conduttore di Report che la Tgr le inchieste le ha fatte, un caso su tutti il processo di Rigopiano dove agli atti sono finiti i servizi della Tgr Abruzzo.
Rispettiamo il prezioso lavoro di inchiesta di Report, ma pretendiamo altrettanto rispetto per le redazioni regionali. Né frequentatori di sagre, né imbavagliati da politici e malviventi.
Usigrai Coordinamento Cdr Tgr