Il sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai ha tenuto oggi un seminario formativo sulla libertà di stampa e sul giornalismo del servizio pubblico alle porte dell’entrata in vigore, il prossimo 8 agosto, dell’articolo 5 dell’Emfa, il regolamento europeo che disciplina tra gli altri aspetti, la governance e il finanziamento del servizio pubblico televisivo, …

Il ricordo di Santo Della Volpe a dieci anni dalla sua scomparsa, il 9 luglio del 2015
Dieci anni fa ci lasciava Santo Della Volpe, a lungo impegnato sul fronte sindacale in Usigrai e poi come Presidente della Federazione Nazionale della Stampa. Storico inviato del Tg3, Della Volpe ha dato il suo contributo di passione e professionalità anche a Libera Informazione e nell’associazione Articolo 21; a lui è dedicata la Sala riunioni del Sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai a Saxa Rubra. Il suo impegno costante in redazione e nel sindacato lo ha portato a seguire con grande attenzione il tema delle vittime dell’amianto, con inchieste e reportage sulle morti sul lavoro,  una piaga sociale che ancora segna quotidianamente le cronache del nostro Paese. Col suo modo pacato e deciso, Santo della Volpe ha rappresentato in pieno il giornalismo del Servizio Pubblico della Rai;  sempre dalla parte delle vittime, sempre dalla parte degli ultimi, sempre dalla parte del diritto dei cittadini ad essere informati. Questo il lascito più importante al quale ispirare l’impegno di chi sceglie oggi di imboccare la strada del Giornalismo, in un tempo in cui si rischia di perdere i riferimenti di credibilità e autorevolezza delle notizie, anche attraverso strumenti di comunicazione globale come i Social e tecnologie come l’intelligenza artificiale, in grado di rivoluzionare il lavoro delle redazioni. Sono temi che toccano questioni centrali come la libertà e la democrazia delle nostre comunità, temi a cui Santo della Volpe ha dedicato il suo percorso professionale. Esecutivo Usigrai
Giacomo Mazzone, Esperto del Consiglio d’Europa per la libertà dei media e Segretario generale di Eurovisioni, commenta le opportunità offerte dalla nuova normativa europea
“EMFA, un’occasione da non perdere per fare della Rai un vero servizio pubblico” “Con l’entrata in vigore dell’EMFA (European Media Freedom Act), non sarà più necessaria una concessione statale per definire il ruolo della Rai. Alla scadenza dell’attuale concessione nel 2027, quando vari soggetti privati proveranno a rivendicare una quota del canone sostenendo di offrire contenuti di servizio pubblico, sarà proprio l’EMFA a garantire che sia la Rai a mantenere quel ruolo, sulla base di criteri oggettivi e indipendenti. Nomine Rai: Se l’articolo 5 dell’EMFA fosse già in vigore saremmo già in patente violazione” Secondo Mazzone, la nuova normativa rappresenta una svolta per rafforzare l’autonomia e la missione pubblica dell’emittente nazionale, sottraendo la definizione del servizio pubblico a dinamiche politiche e affidandola a parametri europei improntati a trasparenza, pluralismo e indipendenza editoriale.

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