Usigrai e “La Repubblica”: richiesta di rettifica

In seguito alla pubblicazione di un articolo di Repubblica su una indagine della Procura su presunte maggiorazioni percepite in Rai senza diritto,  avevamo inviato ieri la seguente rettifica per la completezza di informazione e a tutela dell’immagine delle giornaliste e dei giornalisti della Rai. Ma Repubblica ha scelto di estrapolare pezzi di frasi, con il conseguente travisamento del contenuto. Per questo l’Usigrai sta valutando iniziative legali al solo fine di ottenere il rispetto del diritto di rettifica.

Non vorremmo che il comportamento di Repubblica nascondesse una malizia di fondo nei confronti del forte impegno dell’Usigrai in favore della questione morale, della trasparenza, delle regole e del rilancio della Rai. E non vorremmo che questo fosse il fischio di inizio della partita sul rinnovo della Concessione di Servizio pubblico del 2016 e del rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti.

Questo il testo integrale della rettifica chiesta dall’Usigrai:

” Ai sensi delle normative vigenti chiediamo la pubblicazione integrale della seguente rettifica

Caro Direttore,
in un articolo pubblicato oggi dal Tuo giornale, si parla di una indagine della Procura su presunte maggiorazione percepite in Rai senza diritto. Per correttezza e completezza di informazione dobbiamo chiarire alcuni elementi:

1- Non esiste nessun “muro sindacale”. In Rai vigono le stesse e identiche regole che vigono in tute le redazioni italiane, Repubblica compresa.

2- Con grande senso di responsabilità, e in nome della massima trasparenza e del rigoroso rispetto delle regole, l’Usigrai per anni ha chiesto un chiarimento sul tema delle maggiorazioni e per questo ha firmato con la Rai un verbale con il quale si chiarisce che è possibile verificare – anche in maniera elettronica – il rispetto dei requisiti che danno diritto a maggiorazioni per lavoro notturno. Una trasparenza senza paragoni in nessuna redazione italiana.

3- Riteniamo di estrema gravità la notizia – ancora non smentita – secondo la quale la Rai avrebbe effettuato un audit senza convocare nessun collega interessato. La notizia è ancora più grave perché l’azienda avrebbe agito solo a seguito di una lettera anonima, metodo vile quanto deprecabile. Altrettanto grave l’ipotesi di una verifica parziale su soli 10 colleghi, rispetto ai 35 che sarebbero nella lettera.

4- Alla luce delle notizie di cronaca, l’Usigrai ha chiesto subito – ed è tutto documentabile – che si facesse chiarezza per verificare eventuali abusi, le eventuali responsabilità a tutti i livelli di mancati controlli o connivenze e trarne le dovute conseguenze, a tutela dell’onorabilità di tutti i lavoratori Rai e del buon nome dell’azienda.

Con la serenità di chi si è schierato da sempre in maniera inequivocabile dalla parte delle regole, l’Usigrai rifiuta logiche da macchina del fango che puntano – da parte di ignoti “postini” – a colpire la Rai e il Servizio pubblico, come dimostra il generico riferimento a cosiddette “stelle”: espressione equivoca quanto insinuante.

Le lavoratrici e i lavoratori della Rai sono persone perbene che ogni giorno fanno con onore il loro lavoro al servizio dei cittadini. Per questo si lasci lavorare con serenità la magistratura che sanzionerà eventuali mele marce”.

L’Esecutivo Usigrai 

———————————————————————————————————

RAI: ‘REPUBBLICA’, NON ABBIAMO TRAVISATO POSIZIONI USIGRAI
”La Repubblica respinge in modo categorico l’accusa di aver travisato le posizioni dell’Usigrai”: così, in una nota, la direzione del quotidiano replica alle affermazioni del sindacato dei giornalisti Rai, che aveva lamentato il ”travisamento del contenuto” di una sua nota relativa all’indagine della procura sulla vicenda dei presunti stipendi gonfiati in Rai.
”Giovedi’ 11 aprile, La Repubblica – sottolinea la direzione del quotidiano – ha ricevuto una nota di commento dell’Esecutivo dell’Usigrai. La nota non smentiva in alcun punto l’articolo di Aldo Fontanarosa che il nostro quotidiano ha pubblicato quel giorno stesso sui presunti compensi indebiti percepiti dai
giornalisti della tv di Stato. Pur senza smentire l’articolo, questa nota di commento e’ stata presentata dall’Usigrai – impropriamente – come rettifica al pezzo. Per rispetto verso il sindacato dei giornalisti della Rai, La Repubblica ha deciso di scrivere un breve articolo sulle pagine di economia di venerdì 12 aprile. Questo articolo riporta in modo corretto, e senza alcuna distorsione, buona parte delle osservazioni che l’Usigrai ha prodotto nella sua nota di commento, sia pure con l’inevitabile sintesi. La Repubblica respinge in modo categorico l’accusa di aver travisato le posizioni dell’Usigrai”. (ANSA)

———————————————————————————————————

“Confermo quanto scritto nella nota dell’Esecutivo Usigrai.

Abbiamo pubblicato gli articoli di Repubblica, la nostra rettifica e la risposta del quotidiano, in modo che chiunque possa farsi la propria opinione”.

Vittorio di Trapani, Segretario Usigrai