Care colleghe del CdR del Tg1, la vostra risposta è offensiva e inaccettabile.

Secondo voi, il sindacato dei giornalisti dovrebbe stare in un angolo e occuparsi solo di organici, appalti e quattrini. Ci dispiace molto: non è questa la nostra idea di sindacato; non è questo il mandato che ci è stato affidato dal Congresso, né quello che ci chiede la redazione del Tg1
Noi continueremo a tutelare l’autonomia, la completezza dell’informazione di servizio pubblico e il lavoro delle redazioni ogni qual volta sarà necessario.
Così come saremo sempre al fianco di chiunque ci chieda tutela sindacale.
Per quanto concerne l’organico del Tg1, pur nel rispetto dell’autonomia del Cdr, non ci è parsa una buona soluzione, da parte della rappresentanza sindacale della redazione, accettare distacchi di diversi colleghi di Line senza esprimere neppure un parere negativo e senza pretendere gli immediati reintegri delle posizioni resesi vacanti, per di più in un periodo di ferie.
Rispetto ai mezzi di produzione la questione è stata affrontata nel piano editoriale del direttore poi approvato dalla redazione e crediamo che dunque le risposte dovranno arrivare sulla base degli impegni assunti.
Ci risulta invece che siano aumentati i doppi e i tripli incarichi su diverse colleghe e colleghi, motivati con l’emergenza legata alle ferie.
Anche su questo evidentemente abbiamo valutazioni diverse, ma non ci si dica che dobbiamo occuparci di organici se poi non si dice una parola su un’organizzazione del lavoro che non rispetta il contratto, unica garanzia di libertà autonomia e indipendenza del nostro lavoro.
Esecutivo Usigrai