Cdr della Rai delle Marche al Direttore del Gr: non rilanciare accuse del tutto infondate

Caro Direttore,

stamane il Gr1 delle ore 07:00 e il Gr2 delle ore 07:30 (salvo altri Gr e Tg) hanno lanciato i rispettivi servizi sulla giornata politica di ieri del presidente del Consiglio Renzi, fra l’altro, così: «In serata a Ballarò il presidente del Consiglio, durante un’intervista, ha invitato la Rai a partecipare attivamente alla spending review: “Si può vendere Rai Way ed eliminare sprechi clamorosi nelle venti sedi regionali” ha ribadito» (il Gr1); e: «Poi in serata a Ballarò il presidente del Consiglio ha invitato la Rai a partecipare attivamente alla spending review: “Si può vendere Rai Way ed eliminare sprechi clamorosi nelle venti sedi regionali” ha detto» (il Gr2).

A parte il fatto che all’interno dei servizi lanciati, poi (giustamente) non s’è fatto alcun cenno agli «sprechi clamorosi delle 20 sedi regionali», riteniamo perlomeno non commendevole, anzi censurabile, che giornalisti di una testata Rai rilancino e “ribadiscano” accuse del tutto infondate e strumentali verso colleghi di un’altra testata della medesima azienda. Cosa d’altra parte non rilanciata nemmeno dalle principali testate di carta stampata.

Peraltro l’astuto premier fiorentino in realtà non aveva personalmente e direttamente affermato né “ribadito” ciò, ma aveva inserito la questione in una contro-domanda rivolta a Floris: «Lei è sicuro che nelle venti sedi della Rai non vi siano degli sprechi clamorosi?».

Anche a nome di tutti gli altri colleghi della TGR stigmatizziamo dunque con estrema durezza un simile modo di fare informazione, soprattutto da parte di una testata (il Giornale Radio Rai) che – in particolare nei confronti della redazione di Ancona – continua a trovarsi in debito di una preziosa posizione di organico non ancora compensata.

Auspichiamo pertanto che simili infortuni – stile “polli di Renzo” – non abbiano più a verificarsi nel difficile futuro che attende la nostra intera Azienda (Gr compreso).
Cordiali saluti.

Il Comitato di Redazione di Ancona
Giuseppe Buscemi, Patrizia Ginobili, Barbara Marini