Quella voglia di guardare il mondo

Fino al 16 giugno a Milano (Palazzo della Ragione) c’è la mostra “La Nostra Africa. Fotografi africani raccontano i progetti di Emergency nel continente”. La mostra, organizzata da Emergency, espone circa 100 fotografie di tre giovani fotografi africani, scattate nei Centri sanitari in Repubblica Centrafricana, Sierra Leone e Sudan. In questo ambito c’è stato un workshop con i fotografi che negli anni hanno collaborato con Emergency. Nico Piro racconta com’è andata. 

Il dibattito va avanti per due ore sotto gli archi medioevali del palazzo della Ragione, a Milano. La curva dell’attenzione non sembra calare mai, eppure si stanno affrontando due argomenti non facili: l’Africa e l’etica nel racconto fotogiornalistico, nel reportage in genere.

Emergency ha investito tanto in Africa, dalla Sierra Leone al Sudan, passando per la Repubblica Centrafricana dove un suo ospedale ha appena attaversato un golpe e ripetute  ondate di violenza.

A parlare di Africa e di foto “non fatte” in nome dell’etica, sono sette fotografi che con Emergency hanno collaborato nel documentarne i progetti: dal giovane Mattia Velati al veterano Mario Dondero.

Temi difficili da affrontare, tra la necessità di raccontare il dolore del mondo e quella di rispettarne le vittime.

L’africanista di Radio Popolare, Raffaele Masto, racconta il punto di vista di chi lavora senza immagini, io quello della tv; dove è il tempo (sempre troppo poco) a rendere ancora più difficile e necessario quel rapporto di empatia con le vittime civili, con ambienti e culture lontane.

Alla fine di fronte ad un dibattito tanto denso e interessante, di fronte all’attenzione della sala, ti resta un senso di gioia ma anche il desiderio di chi ti ferma e ti chiede un servizio pubblico diverso. Una Rai meno concentrata sul chiacchiericcio politico e più attenta a quello che accade nel mondo globale; fatti ed eventi che, per quanto distanti possano essere, finiscono sempre col bussare, prima o poi, alla tua porta di casa. Che tu li abbia ignorati o meno.

Nico Piro, TG3