Parte puntuale il totonomine.
Una lotteria alla quale non abbiamo mai partecipato. E non cominciamo oggi.
Come sempre a noi interessano i criteri: autonomia, indipendenza, professionalità.
Tutti requisiti che si possono trovare facilmente tra le giornaliste e i giornalisti della Rai.
Non serve nessuna salvatrice, nessun salvatore della patria che arrivi dall’esterno.
Sarebbe uno schiaffo assestato a una intera azienda.
La valorizzazione delle risorse interne non può essere uno slogan: a quelle parole va data sostanza con i fatti.
Scelte fatte fuori dal perimetro aziendale sarebbero una prova di incoerenza del vertice Rai: non si può parlare di conti in rosso, chiedere sacrifici, e poi aumentare i costi con assunzioni dall’esterno.
Cosa che – per le direzioni di testata – a nostra memoria non avviene da un decennio circa.
Esecutivo USIGRAI