Piano industriale Rai, Usigrai: c’è necessità di riformare, non di occupare

Riformare, non occupare. Di questo ha bisogno la Rai.
L’Usigrai chiede e sostiene da anni l’urgenza di un piano radicale di riforma. E di questo siamo pronti a discutere. Non di altro.

Invece più che un piano di riforma delle news, sembra un progetto di occupazione di tutti gli strumenti del consenso politico.

A furia di mettere e togliere, l’unica vera novità del piano news sarà portare tutti i programmi di approfondimento sotto un solo direttore.

Insomma, con la Legge Renzi in vigore, tutto l’approfondimento giornalistico – quello più delicato nella costruzione del consenso – finirà nelle mani di una persona gradita al governo.

E questa novità porta la firma del Presidente Marcello Foa.

Nell’epoca del capo dell’azienda Rai con i poteri più ampi della sua storia, stiamo assistendo a una riforma scritta dal Presidente.

E infatti tutti gli altri aspetti sono chiaramente ignorati: dalla carenza di risorse umane ed economiche, alla debacle sul canone nella legge di Stabilità 2019, al riconoscimento del contratto giornalistico per chi lavora nelle reti, al rilancio di redazioni e sedi regionali, passando per un progetto per la radiofonia. 

E potremmo continuare.

In Consiglio di Amministrazione può esistere una maggioranza in grado di fermare questo progetto di occupazione e dare finalmente alla Rai l’indispensabile piano di riforma: partendo dal prodotto e non dalle poltrone da occupare.

L’esecutivo Usigrai