L’Usigrai audita alla Camera sulla legge europea per la libertà dei media

Per il sindacato dei giornalisti della Rai sono condizioni imprescindibili l’autonomia e l’indipendenza dei servizi pubblici europei, radiotelevisivi e multimediali, dai governi e dai partiti.
Nella relazione illustrata dal Segretario Daniele Macheda alle Commissioni riunite VII (Cultura, Scienza e Istruzione) e IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) L’Usigrai ha espresso la sua soddisfazione per il testo del regolamento EMFA (European Media Freedom Act) in discussione in sede europea, che mira a garantire in ambito nazionale ed europeo norme sulla governance e sulle risorse che portino fuori dal controllo dei governi e dei partiti i servizi pubblici radiotelevisivi e multimediali e garantiscano il pluralismo dei media.
Requisiti che non sono garantiti dalle leggi in vigore in Italia –come dimostrato ampiamente dai recenti avvenimenti in RAI- che anzi favoriscono l’influenza dei governi sul servizio pubblico.
L’attenzione dell’Usigrai è stata rivolta anche agli organismi di garanzia delle comunicazioni, i cui componenti devono poter essere eletti con criteri di rappresentanza tali da rendere evidente ai cittadini l’indipendenza e l’autonomia di questi organismi a livello nazionale e comunitario.
Non meno importante appare il tema delle concentrazioni di mercato, per le ricadute che possono avere sul pluralismo e sull’indipendenza dei media Europei.
Tra le modifiche e integrazioni al testo di regolamento Europeo, l’Usigrai ha messo in evidenza la necessità di fornire agli utenti delle piattaforme di informazione e intrattenimento strumenti idonei ad evitare le “bolle informative”, obbligando i gestori delle piattaforme ad esporre agli utenti punti di vista diversi da quelli che risultano “preferiti” in base agli algoritmi di profilazione.
In relazione alla allocazione delle risorse per i media l’USIGRAI ha accolto positivamente la volontà del nuovo regolamento Europeo di obbligare gli stati membri a garantire risorse certe e pluriannuali per i servizi pubblici ed ha segnalato infine la necessità di strumenti di misurazione dell’audience univoci per tutti gli stati dell’Unione che includano anche le piattaforme on-line evitando, come succede oggi, che i dati dei siti internet siano quelli forniti dalle piattaforme stesse.
Segreteria Usigrai