Telecronaca mondiali tuffi, Cpo Rai e Cpo Usigrai scrivono all’Ad Sergio: chiedono un confronto urgente e di varare un corso di gender etiquette

“Un confronto sulla selezione e valutazione dei colleghi chiamati a rappresentare l’Azienda on air/on screen in particolare per le dirette e ancor più in ambito sportivo” è quanto chiedono “con urgenza” le Commissioni pari opportunità Rai e Usigrai in una lettera all’amministratore delegato di Viale Mazzini, Roberto Sergio.
Le due Cpo scrivono all’Ad che le “frasi inaccettabili”, pronunciate durante la telecronaca della finale di trampolino femminile sincronizzato in Giappone, “umiliano l’Azienda e sono indegne di un servizio pubblico”.
Cpo Rai e Cpo Usigrai, che concordano con la richiesta dell’Ad “di far rientrare immediatamente dal Giappone i colleghi coinvolti”, nella lettera ricordano che da tempo hanno chiesto “di varare un corso di gender etiquette per il personale legato alla messa in onda, in primis per chi fa informazione e conduzione” e che “vararlo in tempi brevi sarebbe la risposta migliore possibile all’accaduto”.

Rai, adesso basta!
Linguaggio volgare, espressioni fortemente sessiste, e anche razziste nella telecronaca della finale di trampolino femminile sincronizzato ai Mondiali di tuffi, trasmessa su Rai Play2. E il fatto che i due cronisti pensassero di essere a microfono spento è soltanto un’aggravante.
Le Cpo di Fnsi, Odg e Usigrai e Giulia Giornaliste denunciano le espressioni utilizzate dal telecronista Lorenzo Leonarduzzi e dal commentatore tecnico Massimiliano Mazzucchi, intrise di body shaming e stereotipi contro le tuffatrici olandesi e una atleta azzurra, che costituiscono violazioni al Manifesto di Venezia e all’articolo 5 bis del testo unico deontologico e della Policy di genere della Rai e sono figlie di una cultura maschilista e denigratoria nei confronti dello sport femminile e delle donne.
Le Cpo Fnsi Odg Usigrai e Giulia Giornaliste presenteranno esposto al Consiglio di Disciplina dell’ordine di appartenenza di Leonarduzzi, già segnalato per commento razzista durante la gara maschile e, in passato, non nuovo a telecronache intrise di violenza verbale, incapace di contenere il commento tecnico.

Prendiamo atto positivamente della scelta della Rai di far rientrare giornalista e commentatore delle gare dei tuffi. L’Usigrai ritiene gravissimo quanto accaduto durante le telecronache di alcune gare dei mondiali di nuoto. L’azione disciplinare annunciata dai vertici Rai serva a individuare anche le responsabilità nell’intera linea di comando, per scongiurare che fatti del genere possano verificarsi ancora. E non fa nessuna differenza che la telecronaca non sia andata in onda sul canale, ma sul sito; e che i due commentatori in quel momento credessero di non essere ascoltati. Quando un collega si trova davanti a un microfono della Rai, inviato a un evento internazionale, non può permettersi di proferire le frasi sessiste che in molti hanno ascoltato, nemmeno come battuta.
Esecutivo Usigrai