Da direttore del Tg2 – con un’edizione firmata alle 13 – a ministro il pomeriggio stesso. Da ministro, costretto alle dimissioni, a corrispondente capo della sede di Parigi, ma anche con un febbrile impegno di editorialista per i quotidiani dell’editore e parlamentare della maggioranza Angelucci. E ora, dopo pochi mesi, da corrispondente a capolista per FDI in Campania?
Partecipare attivamente alla vita politica del Paese è un diritto che nessuno vuole comprimere: esistono numerosi precedenti in Rai.
Ma qui siamo oltre: la Rai non è un tram da cui si scende e si sale a piacimento.
Ora, o il diretto interessato smentisce pubblicamente (ma vedendo un post social di pochi giorni fa in cui ricordava cosa avesse fatto per la Campania pare difficile) o almeno abbia il buon gusto di prendere un periodo di aspettativa in attesa che il suo partito decida. E se dovesse entrare in politica per la seconda volta ci aspettiamo che si dimetta dalla Rai.
Esecutivo Usigrai








