Usigrai è tra i promotori dei referendum sul lavoro e la cittadinanza per i quali si voterà i prossimi 8 e 9 giugno.
I quesiti riguardano il futuro e le garanzie per chi un lavoro ce l’ha e chi ancora lo sta cercando.
Le questioni per le quali si vota sono nelle nostre redazioni perchè anche alla Rai chi è stato assunto dopo l’entrata in vigore del jobs act non ha più le garanzie di reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa.
E ci riguarda anche il quesito che tocca il tema della responsabilità civile dell’impresa appaltante sulla sicurezza e la salute dei dipendenti delle società in appalto. Sono uomini e donne con i quali lavoriamo fianco a fianco tutti i giorni; o perchè insieme a loro confezioniamo il prodotto informativo, o perchè ci forniscono i servizi all’interno dei nostri insediamenti aziendali.
Le garanzie che abbiamo nel nostro contratto a tempo indeterminato non ci devono distrarre dalla necessità di rafforzare le tutele per chi ha oggi meno diritti.
Per tutti vale la prospettiva di contenere la possibilità per l’impresa di abusare dei contratti a termine che abbassano i salari e riducono le sicurezze sociali di chi lavora.
Infine la questione della cittadinanza.
In un tempo che corre veloce non si può aspettare dieci anni per vedersi riconosciuto il diritto ad essere cittadini italiani.
Una risposta necessaria soprattutto a ragazze e ragazzi nati o cresciuti in Italia, formati nelle nostre scuole e ai valori delle nostre comunità. Abbiamo bisogno del loro apporto sociale, culturale, professionale per far crescere il nostro Paese; non possiamo avere norme che li penalizzano nei loro percorsi di vita e di lavoro.
Per tutte queste ragioni bisogna andare a votare ai referendum per raggiungere il quorum ed esprimere 5 Si ai quesiti per restituire dignità al lavoro e alle persone.
Buon primo maggio da Usigrai .
