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Preoccupazione per chiusura trasmissioni e tentativi maldestri di pregiudicare gli accordi sindacali da parte della Rai

L’Usigrai ha espresso all’Azienda, con un documento approvato dall’assemblea dei CDR e Fiduciari della Rai, forte preoccupazione per l’annunciata chiusura di diversi programmi di informazione della Rai.

Si tratta di scelte che impoveriscono l’offerta informativa dell’azienda di Servizio pubblico, come già sottolineato dal sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai.

Chiudono programmi che vedono impegnati giornalisti interni e, per contro, si annunciano nuovi arrivi dall’esterno che nessuna logica possono avere a maggior ragione mentre si avvia un percorso di selezione per giornalisti da assumere all’interno della Rai.

A questo si aggiunga la gravità dei comportamenti messi in atto dall’Azienda che proprio in queste ore, mentre ancora non è approvata dal CdA Rai l’ipotesi di accordo sulla nuova selezione, procede unilateralmente a trasferimenti in ambito TGR che dovevano essere decisi secondo le modalità previste dall’accordo stesso e solo dopo la sua ratifica.

Si tratta di un comportamento gravemente lesivo delle prerogative sindacali dell’Usigrai che, dopo aver illustrato oggi a CdR e Fiduciari i termini dell’ipotesi di accordo, sottoporrà nei prossimi giorni il testo al voto dell’assemblea.

I trasferimenti decisi senza un quadro chiaro di tutte e tutti i colleghi che da anni attendono la possibilità di riavvicinarsi a casa o di avere una nuova opportunità professionale solleva pesanti dubbi sulla trasparenza di tutta la procedura.

Non sono questi i termini con i quali l’Usigrai ha faticosamente cercato un accordo per portare dentro le redazioni della Rai nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per colleghe e colleghi.

Ricordiamo che, se l’azienda avesse voluto procedere senza coincolgere il sindacato, avrebbe potuto farlo rispettando le prescrizioni del piano anticorruzione che prevedono esclusivamente ingressi per selezione pubblica.

Se questa è l’azienda con la quale dobbiamo avere a che fare, non esiteremo ad aprire una nuova stagione di conflitto.

Non si può confondere l’Usigrai con chi pensa di trasformare le relazioni sindacali nel luogo dove correttezza e trasparenza possono essere messe da parte in qualsiasi momento, con grave danno per il sindacato e per la stessa azienda.

Esecutivo Usigrai